Birre speciali e più costose al mondo

Birre speciali e più costose al mondo

Aug 04, 2022

0 commenti

Ilaria Rosa

In ogni parte del mondo esistono birrifici che producono eccellenti birre, consumate quotidianamente in tutto il nostro pianeta. Ma forse non tutti sanno che nascono birre speciali, di nicchia, con costi altissimi, studiate da mastri birrai che utilizzano materie prime di eccellenza e la cui tiratura limitata spiega i motivi dei prezzi elevati, che in alcuni casi possono superare il migliaio di dollari. Alcune produzioni sono da anniversario, realizzate per celebrare eventi particolari o per raccolta di fondi per la beneficenza. In ogni caso però, lo spunto per fissare il prezzo finale è dato dalle aste, che vedono come veri protagonisti i soliti appassionati collezionisti di rarità. Esistono poi bottiglie uniche, vecchie di centinaia di anni, o scoperte per caso, o altresì altre tenute gelosamente nascoste e mai bevute.


Partendo da questi presupposti, non ci si deve stupire se al primo posto con il prezzo più elevato tra le bionde fermentate, troviamo una birra che al suo appassionato compratore è costata la stratosferica cifra di ben oltre 500 mila dollari. Stiamo parlando di una birra ‘unicum’ con un immenso valore storico, la Allsopp Arctic Ale, il cui esorbitante prezzo, è giustificato dal fatto che ha la bellezza di più di 140 anni, e faceva parte della spedizione artica del lontano 1875 guidata da Sir George Nares. Si dice che la cassa sia stata ritrovata per caso in un vecchio garage inglese, poi messa all’asta per questa esorbitante cifra. Di quella cassa, non è noto sapere quante siano state le bottiglie ritrovate al suo interno quindi non possiamo sapere quale sia il prezzo di ogni singola birra.


Un posto tra le birre più costose è occupato anche dalla Antarctic Nail Ail che, nemmeno farlo apposta, sembra arrivare dal polo opposto, almeno nel nome. Il suo costo è di "solamente" 1.815 dollari. Un prezzo estremamente eccessivo per una singola birra, ma pur sempre molto meno della precedente. Il valore della bottiglia è stato fissato durante un’asta internazionale; rilevante per la determinazione del suo prezzo fu il fatto che ne furono prodotte solo 30 bottiglie. 


Con il costo di 1.722 dollari troviamo poi la Cantillon Loerik 1998, una birra prodotta con un particolare processo di conservazione. E' proprio a causa di quest'ultima grande tecnica speciale di produzione, che il suo costo è letteralmente lievitato; per lo meno in questo caso il merito ed il valore sono tutto frutto della sua speciale tecnica di produzione. Certamente non tutti però sono disposti a spendere quella cifra per assaggiarla.


Utopias è invece una birra Limited Edition di Samuel Adams, un marchio di birra statunitense della Boston Beer Company. Si tratta di una birra invecchiata in botte a edizione limitata, una nuova versione che viene rilasciata dall’azienda ogni due anni. Utopias è illegale in alcuni stati americani a causa del suo altissimo tasso alcolico pari a 28° (cinque volte più alto di una “normale” birra statunitense). C’è da dire che Samuel Adams ne produce solo circa 13.000 bottiglie e di certo non a buon mercato: il prezzo al dettaglio per ogni singola birra è di $ 240. “Siamo stati pionieri nel processo di invecchiamento in botte quasi trent’anni fa e continuiamo oggi quella tradizione” così ha dichiarato alla stampa Jim Koch fondatore di Samuel Adams. Utopias Limited Edition è una birra che ha fatto il suo debutto nel 2002 diventando una bottiglia da collezione che aumenta il suo valore di anno in anno.


Dopo l’immissione sul mercato della Tactical Nuclear Penguin si è scatenata una “guerra" tra gli scozzesi di Brewdog e i tedeschi, per la produzione della birra più alcolica al mondo. Dopo la presentazione in Germania della ‘Tactical’ con una gradazione pari a 40% vol, la risposta di Brewdog non tarda ad arrivare; nasce così la Sink The Bismarck con i suoi 41º alcolici. Quest'ultima viene prodotta come la Tactical con la metodologia della crio-concentrazione. La birra viene congelata portandola ad una temperatura di circa - 20°C; tramite questo sistema, la parte meno alcolica congela e viene eliminata mentre quella con la maggior percentuale di alcool resta liquida e viene messa da parte. Più alto è il numero delle operazioni di crio-concentrazione, maggiore sarà la gradazione alcolica finale. Nel caso della Sink the Bismark, che ha 4 volte la quantità di luppolo di una classica Ipa, il congelamento è ripetuto per ben quattro volte. Il prodotto finale è una speciale birra molto concentrata, e decisamente aromatica.


La Tactical Nuclear Penguin (32% vol) viene prodotta per superare il record di birra più alcolica del mondo fino ad allora appartenuto alla Schörschbock (31% vol) del birrificio tedesco Schorschbräu. Il record ha però vita breve, i tedeschi infatti continuano la sfida proponendo una nuova versione della Schörschbock con 40% che ottiene il primato di nuova birra più alcolica al mondo. Ma ancora una volta viene superato con una novità di Brewdog ha il 41% di alcool. Il record è così nuovamente battuto e la nave tedesca, per ora, abbattuta.
Come la Tactical, anche questa lpa è prodotta con il metodo della crio-concentrazione. Il risultato è una birra estrema, molto concentrata, fortemente aromatica con base dolce, sovrastata nel finale da gustose note balsamiche e amare dei luppoli. Il primo lotto è formato da un numero limitato di 200 bottiglie in tutto, e non è noto se ci sarà una replica, ma è risaputo che qualche bottiglia arriverà in Italia per metà Marzo.


Verso la metà degli anni Novanta, un equipe di mastri birrai supportati da alcuni archeologi, ha cercato di eguagliare con una produzione di un migliaio di bottiglie, un tipo di birra che era stata prodotta dagli antichi egizi, per poi venderle all’asta. Alcuni libri di testo illustrano l'antico Egitto con geroglifici e incisioni di carri da guerra, mostrano dipinti di servitori reali, ma nessuno che sta male e vomita dopo aver bevuto troppa birra. Nell'antico Egitto, la birra era un sostanzioso ed essenziale alimento quotidiano, consumato da tutte le classi sociali; in un antico dipinto si vede infatti la regina Nefertiti che filtra la pappa dalla sua birra, mentre altri ritraggono alcuni lavoratori che bevono birra.
Il dottor Barry Kemp, archeologo ed egittologo dell'Università di Cambridge e altri storici, pensavano che il processo di produzione egizia fosse iniziato con delle briciole di pane a bagno nell'acqua. Il lievito nel pane avrebbe fatto fermentare l’acqua, tramutandola in una sostanza molliccia, che assomigliava alla pula. Ma gli scavi in un villaggio di lavoratori e di una fabbrica di birra reale affiliata alla regina Nefertiti, fecero scoprire che i birrai usavano invece un'attenta alchimia di cereali maltati (orzo o un tipo di grano chiamato farro) per produrre una birra liscia.


Fu così che Kemp invitò una fabbrica di birra scozzese a Newcastle per ricreare una birra rimasta nascosta dai tempi delle piramidi in Egitto. I birrai hanno studiato i residui sui cocci e le caratteristiche dell'acqua intorno al sito di scavo, ma poiché non sapevano esattamente i dettagli per la produzione della birra, hanno cercato una creazione di fantasia che hanno soprannominato Tutankhamon Ale. Tutankhamon Ale è stata venduta a £ 50 ciascuna da Harrods a Londra, anche se non è certo una replica esatta di ciò che Nefertiti beveva, ma gli appassionati della birra sono comunque rimasti piacevolmente sorpresi dalla birra d'oro. “Non ha il sapore di nessuna birra che abbia mai provato prima" hanno detto alcuni. Altri invece l'hanno descritta così: “Il gusto è molto ricco, piuttosto maltato, ed ha un sapore che ricorda un po' lo chardonnay".


La birra, bevuta con moderazione, addolcisce il temperamento, ravviva lo spirito e favorisce la salute. 
Cheers!


Lascia un commento