Come Degustare Un Vino: Mise En Place E Scelta Del Calice

Come Degustare Un Vino: Mise En Place E Scelta Del Calice

Feb 20, 2022

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Ilaria Rosa

MISE EN PLACE

La Mise en Place, letteralmente “messa sul posto”, è un’espressione francese utilizzata nel campo della ristorazione per indicare la preparazione e l’allestimento di tutto il materiale necessario per una corretta disposizione dell’apparecchiatura della tavola, a seconda del servizio che si dovrà svolgere.

Ci sono regole ben precise da rispettare per una Mise en Place che si rispetti.

Ingredienti, numero di portate, presenza di dolci o frutta sono fattori dalla quale dipendono la scelta di piatti, stoviglie e bicchieri.

Concentriamoci su questi ultimi il cui numero massimo a tavola è di 4 unità.

Nel caso in cui i vini siano di più, solo il bicchiere dell’acqua rimarrà sempre al suo posto; gli altri bicchieri verranno mano a mano sostituiti durante il pasto togliendone uno e reinserendone un altro.

 

Mise en Place

 

I BICCHIERI DA VINO


Ogni vino, per poter sprigionare tutto il suo aroma ed essere apprezzato al meglio, deve avere il suo calice.

 

Bianco, rosso, frizzante, fermo o corposo: quale bicchiere usare?


Devono essere di ottima fattura: generalmente cristallo o vetro sonoro superiore, con uno spessore che non superi il millimetro e privi di loghi o decorazioni così da elogiarne i colori.

Il calice si suddivide in: base, stelo e coppa superiore.

E’ quest’ultima a fare la differenza.

Il ballon è il calice utilizzato per i vini rossi strutturati ed invecchiati.

Il suo design, caratterizzato da un’ampia apertura e una forma panciuta, permette al vino di respirare e avere l’ossigenazione giusta per esaltarne gusto e profumi.

Leggermente più grandi sono i renano, il giusto compromesso tra il tulipano e il borgogna, utilizzati per i bianchi strutturati, i rossi giovani e i rosè.

Per chi ama i bianchi giovani, si utilizza un calice tulipano o bicchiere Sauvignon la cui apertura verso l’esterno consente al vino di convergere ai lati della lingua favorendone la corretta percezione del sapore acidulo.

La Flùte, la cui forma permette all’anidride carbonica di liberarsi nella giusta maniera, viene utilizzata per spumanti metodo classico, vini frizzanti e prosecchi.

Spumanti aromatici e dolci vengono invece serviti nella coppa anche chiamata coppetta Asti.

Mai servire due vini nello stesso calice.


CONSIGLI UTILI

Per bicchieri splendenti e brillanti è molto importante la lucidatura.

Occorre munirsi di un panno di cotone o di lino privo di lanugine.

E' consigliato tenerli con cautela sopra del vapore acqueo; per poi con il panno passare alla fase di strofinatura.

Dopo l’utilizzo, è consigliato un’adeguato lavaggio a mano dei bicchieri con acqua tiepida ed un detersivo non troppo aggressivo.

Seppur indicato il lavaggio in lavastoviglie, il cristallo lavato meccanicamente potrebbe rompersi.

Nel caso di macchie ostinate utilizzare aceto bianco diluito e sciacquare con cura.


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