Oct 24, 2022
Ilaria Rosa | Bottle of Italy
Ogni stagione porta con se qualcosa di particolarmente bello, con il freddo dell'inverno arriva la neve, il calore del camino, il Natale, le feste.. La primavera è stupenda con il suo clima mite e i suoi colori, la campagna piena di verde e gli alberi in fiore; l’estate invece è sinonimo di caldo, mare, fresco della montagna, e le tanto attese vacanze. E l'autunno?! E' il momento in cui le serate diventano più fresche e le giornate si accorciano, nei vigneti si raccolgono le ultime uve quelle tardive e gli ulivi sono carichi di drupe, i boschi e le colline si colorano con mille sfumature e la terra regala prodotti preziosi. Insieme a funghi, tartufi e castagne, nei campi e orti coltivati risaltano di tanti colori arancioni e gialli: le zucche.
La zucca è un ortaggio gustoso e versatile, di svariate forme e splendidi colori, e con la sua polpa si possono cucinare innumerevoli ricette tutto l’anno. Le sue origini non sono certe ma sembra che sia nata più di 8000 anni fa.
Questo vegetale appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae; la prima a comparire nel nostro paese fu la Lagenaria (Lagenaria siceraria) una zucca con un frutto cilindrico e allungato.
Si dice che la pianta fosse stata importata dai popoli fenici che iniziarono a coltivarla alle foci dei fiumi italiani; la coltura arrivò agli etruschi e poi agli antichi romani che apprezzarono molto la sua polpa e le sue grandi qualità. Sono molte infatti le testimonianze di quell’epoca che sostenevano la diffusione della zucca basta ricordare Plinio che definiva le sue doti come “balsamo dei guai” per l’uomo.
Con la scoperta delle Americhe la storia della zucca in Europa cambiò perché ne vennero importate d'oltreoceano di varie forme e colori, a colpire l'attenzione furono soprattutto quelle tonde e arancioni, belle e buone tanto che in poco tempo ricoprirono un ruolo importante in cucina. Grazie al suo grande potere di conservazione questo straordinario ortaggio viene consumato quasi tutto l’anno, la si usa per preparare moltissimi piatti sia dolci che salati come il gelato di zucca e pistacchio oppure svariate torte o biscotti. Si possono assemblare sfiziose insalate in combinazione con lenticchie e orzo, oppure cucinare zuppe, creme e vellutate, cucinarla grigliata o gratinata al forno, o addirittura utilizzarla per fare il pane.
La zucca rientra anche a far parte di credenze e riti, ogni anno il 31 ottobre si festeggia Halloween, una ricorrenza dalle origini antichissime che si è tramandata ed è evoluta con il passare dei secoli fino ad arrivare ai giorni nostri. Sembra che questo rito fosse praticato dai popoli autoctoni Irlandesi già intorno al 500 a.C. per festeggiare il “Samhain” ossia “la fine dell’estate” verso la fine di Ottobre. Durante la notte era usanza spegnere tutti i focolari e lasciare ardere solamente i fuochi sacri dei druidi, questi avrebbero avuto il potere di allontanare gli spiriti maligni e assicurare abbondanti raccolti nella stagione a seguire.
Con l’influenza cristiana nell’isola britannica il rito cambiò, tuttavia si mantenne l’usanza di accendere i fuochi propiziatori la notte antecedente il giorno di Ognissanti. Per farli mantenere accesi proteggendoli dal vento, gli irlandesi pensarono bene di scavare rape e patate e di inserire lumini all’interno iniziando così la tradizione di Halloween. Verso la metà dell’Ottocento in Irlanda ci fu una grande carestia e questo spinse gli irlandesi a migrare in America, con loro arrivò anche la loro tradizione che però subì una modifica, le luci infatti cominciarono ad essere introdotte nelle zucche essendo queste già scavate e più semplici da preparare; ben presto l’usanza si diffuse in tutto il paese e raggiunse anche il mondo occidentale.
Ora però è giunto il momento di scoprire insieme l’abbinamento a tavola tra zucca e vino. Questo sarà certamente influenzato dalla tipologia di cottura della zucca (al vapore, grigliata, fritta, vellutata), oltre che dalla struttura degli altri ingredienti che compongono il piatto. Bisogna oltremodo considerare che la zucca è caratterizzata da un sapore delicato e dolciastro, pertanto il vino giusto dovrà essere sapido e poco strutturato per non prevaricare il suo sapore, oppure si sceglierà un'etichetta attinente alla pietanza. Il piatto per eccellenza più conosciuto a base di questa squisita cucurbitacea è senza dubbio il risotto con la zucca un primo piatto raffinato preparato partendo anzitutto da un soffritto di cipolla a cui si aggiunge la zucca a dadini e si arriva a cottura con brodo vegetale. A cottura ultimata del riso si consiglia di mantecare con burro e cospargere con abbondante parmigiano.
La scelta del vino in abbinamento a questa prelibatezza è ampia; partendo dagli spumanti in cui le bollicine andranno a sgrassare il palato dall’untuosità del risotto, vi suggeriamo di provarlo in abbinamento con:
Gli abbinamenti sopra citati sono tutti indicati ad accompagnare anche un altro famoso e gustoso piatto: la vellutata di zucca. Ma se invece si preferisce un abbinamento per "concordanza", il vino dovrà avere le stesse caratteristiche del piatto e in questo caso sarà necessario un calice amabile come il
Lambrusco Grasparossa Amabile Corte Manzini.