L'introduzione del Biologico: dall'agricoltura al vino..

L'introduzione del Biologico: dall'agricoltura al vino..

Apr 05, 2022

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Ilaria Rosa

Logo Biologico

L'agricoltura biologica è un metodo di coltivazione che sfrutta le sostanze fertili che si trovano nel terreno con processi e concimi naturali. Questo tipo di agricoltura, vuole aiutare la biodiversità e cioè salvaguardare tutti gli organismi viventi di qualsiasi forma o specie che vivono in determinati ambienti nei rispettivi ecosistemi.

E' un metodo agricolo che incoraggia a conservare gli equilibri ecologici regionali, a mantenere la qualità delle acque, e a favorire il benessere degli animali; e allo stesso tempo, vieta l'utilizzo di prodotti di sintesi e di organismi geneticamente modificati. Vengono sfruttate il più possibile le risorse, un esempio è infatti l'uso del letame come fertilizzante; il bestiame, allevato all'aria aperta, viene nutrito con foraggi e mangimi biologici che, nella maggior parte dei casi, vengono prodotti in azienda.

L'importanza del bestiame

Questo modo di lavorare la terra ha lo scopo di produrre cibo che rispetti i cicli naturali. Abbiamo già detto, che in agricoltura biologica non si utilizzano prodotti di sintesi, ovvero anti-crittogramici, fertilizzanti, insetticidi e diserbanti. In alternativa ai fertilizzanti chimici, oltre al letame, si utilizzano concimi organici come il compost; esso è un misto di resti vegetali, miscele di terra, cenere di legna e sfalci.

Un altro modo per dare nutrimento al terreno è il "sovescio", una pratica agronomica che consiste nel seminare specifiche colture nel periodo di riposo del terreno (trifoglio, colza, spinaci, veccia, ecc..). Tra una coltivazione e l'altra, una volta fiorite, esse vengono arate e fresate col terreno. Per rendere più produttivo il suolo è necessario poi applicare la rotazione colturale, ossia una pratica fondamentale che consiste nel dividere il terreno in quattro parti. Nella prima parte si coltiverà il trifoglio (coltura miglioratrice), nella seconda il frumento (depauperante), nella terza le patate (preparatrice), nella quarta il mais (preparatrice). L'anno successivo, per ripristinare il suolo, si procederà allo scambio di posto delle specie e dunque dove c'era una pianta depauperante, si pianterà una preparatrice.

Il trifoglio: coltura miglioratrice

Per contrastare le fastidiose erbe infestanti viene usata la tecnica della pacciamatura, una pratica che consiste nel coprire il terreno intorno agli ortaggi, allo scopo di eliminare la luce alle erbacce e impedirne così la crescita. Il metodo più economico è certamente quello che prevede l'utilizzo di materiali naturali di recupero come ad esempio foglie, paglia, sfalci di erba secca oppure fieno. Diversamente, esistono in commercio dei teli per pacciamatura biodegradabili.

Tecnica della pacciamatura

Vediamo ora come è affrontato il tema dei parassiti in agricoltura biologica. Per contrastare i tanto temuti animaletti dannosi per piante ed ortaggi, ci sono in natura insetti che possono invece diventare nostri grandi alleati; è il caso della coccinella che, come sappiamo, è l'insetto predatore più utile e conosciuto. Troviamo poi i sirfidi, che non sono altro che insetti che somigliano a delle piccole api, si cibano di acari, afidi, cocciniglie, coleotteri, lepidotteri, formiche e dorifora delle patate, oltre ad essere molto importanti nel ruolo di impollinatori. Metodo utilizzato dalle aziende agricole biologiche per favorire e permettere la sopravvivenza di insetti utili, piccoli mammiferi e uccelli che si cibano di parassiti dannosi per le agricolture, è la presenza e il mantenimento di siepi, boschetti e spazi incolti.

La coccinella: un vero e proprio insetticida naturale

Negli ultimi anni, visto il continuo aumento della richiesta da parte dei  consumatori, gli agricoltori che si dedicano alla produzione di prodotti BIO stanno notevolmente crescendo. Il processo per la conversione al biologico dura tre anni. Produttori, distributori e rivenditori di tali prodotti per ottenere la certificazione BIO devono registrarsi presso l'organismo di controllo locale; sarà compito di quest'ultimo, dopo ispezione dell'incaricato volto al controllo del rispetto degli adempimenti di tutte le norme necessarie, rilasciare un certificato di idoneità che ogni anno dovrà essere riconfermato.

I prodotti biologici autorizzati in fatto di produzione, stoccaggio, e trasporto, venduti nell'Unione Europea (UE), per essere più facilmente individuati presentano il logo biologico. Quest'ultimo si applica solo ai prodotti biologici al 95% e che rispettano regole altrettanto rigide per il restante 5%; ciò non è obbligatorio solo per prodotti derivanti da caccia o pesca. 

L'Italia, secondo una recente ricerca, ha un fatturato annuo per l'export che supera un miliardo di euro ed è ai primi posti in Europa. I molteplici benefici che la società può trarre dal metodo di coltura biologica, uniti alla crescente voglia di prodotti genuini possibilmente legati al territorio circostante, sono uno dei trend più felici degli ultimi anni. L'agricoltura biologica, in definitiva, può certamente coniugare produttività e salvaguardia dell'ambiente, oltre a fornire prodotti naturali più ricchi, sia in fatto di nutrienti che di sapore.

Il passaggio da agricoltura biologica a vino biologico non è stato breve, e questo perché ci sono voluti parecchi anni prima di ottenere il lasciapassare dall'Unione Europea per regolamentare il settore. Ciò è infatti avvenuto l'8 Marzo 2012 (UE n.203), è in quell'anno che vengono stabilite le norme sulla gestione agricola dei vigneti e sulla vinificazione e che finalmente il vino può essere etichettato come biologico. L'etichetta, per essere conforme alle norme, deve includere il logo biologico dell'Euro-Foglia ed anche il numero di codice dell'organismo di certificazione competente.

Uve coltivate con metodo di agricoltura biologica

Anche le aziende vinicole, come già visto per tutto il settore, saranno controllate con cadenza annuale e, se necessario, il rappresentante autorizzato avrà facoltà di prelevare dei campioni da analizzare. Il regolamento europeo stabilisce che il vino biologico si può produrre solo con uve biologiche coltivate senza sostanze chimiche di sintesi e senza OGM.

Vediamo ora nel dettaglio i metodi utilizzati per la coltivazione e la produzione di vini biologici. Per la difesa delle viti dai parassiti, si eseguono delle concimazioni equilibrate preventive per rinforzare le piante oppure si fanno dei trattamenti anti-parassitari naturali con zolfo, rame, estratti di piante, ecc..

Per quanto concerne le pratiche di cantina, per la produzione BIO, esistono alcuni divieti che sono:

- elettrodialisi trattamento per la stabilizzazione tartarica del vino,

- crioconcentrazione parziale,

- eliminazione dell'anidride solforosa,

- scambiatori di cationi,

- dealcolizzazione parziale,

LIMITAZIONI

- trattamento termico max 70° C

- dimensioni minime dei pori delle membrane di filtrazione a 2 omicron.

 

Altro punto sostanziale, è la riduzione del quantitativo di solfiti; i limiti di anidride solforosa sono di 50mg/l in meno rispetto ai vini convenzionali, dove invece sono di 100mg/l per i vini rossi secchi, e 150mg/l per i vini bianchi o rosati secchi.

Tutte le fasi della produzione, dalla vigna alla bottiglia, devono rispondere al requisito di tracciabilità. La Sicilia è la regione italiana che vanta più aziende vinicole biologiche, ciò per merito delle caratteristiche geo-fisiche dell'Isola più grande del Mediterraneo. L'importante irraggiamento solare e la scarsa piovosità concentrata in Autunno e in Inverno lontano dalle fasi di fioritura, favoriscono lo sviluppo e la maturazione delle uve. A queste si aggiungono poi l'ottima ventilazione dei vigneti situati in montagna e in collina, e il benefico effetto della salsedine portata dalla brezza marina alle colture in prossimità del mare. 

Sicilia, Italia

ln conclusione, il vino biologico è un prodotto che deriva da un metodo di coltivazione con regole ben precise che porta a programmare la vinificazione fin dal vigneto. Una vigna senza chimica rispetta l'ambiente, il vitigno e la terra; ne deriva un equilibrio perfetto, necessario per produrre uve sane e ricche che rendono identificabili e unici i vini nel Mondo. 

La categoria dei Vini Biologici ben si adatta a chi vuole assaporare sapori genuini e naturali unici nel suo genere.

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